Medoacus maior, Brinta, Brandau, Brint…

Tanti nomi, un‘unica via d’acqua

Il Brenta o la Brenta (Medoacus maior, poi Brinta in latino, Brandau in tedesco, Brint in cimbro) nasce dai laghi di Caldonazzo e di Levico, in Trentino Alto Adige, ed è uno dei principali fiumi tra quelli che sfociano nell’alto Adriatico, a nord del Po.

La sua lunghezza complessiva è di circa 174 km che lo colloca al tredicesimo posto in Italia.

L’acqua scava, erode, toglie…e crea

Dai fiumi, l’origine della Laguna

Fino alla piena del 589 la Brenta sfociava assieme al Piave in quella che oggi è la bocca di porto del Lido di Venezia: il primo percorreva il letto dell’attuale Canal Grande, mentre il Piave giungeva dall’attuale canale lagunare di San Felice.

A seguito della rotta, la Brenta sfociò nell’attuale bocca di Malamocco e il Piave prese il corso attuale del Sile; essi lasciarono le terre attorno ai loro vecchi corsi alla mercé delle maree, che li impaludarono, formando l’attuale Laguna di Venezia. (Fonte Wikipedia)

Il nome

Le popolazioni dei territori attraversati dal fiume lo hanno sempre nominato al femminile, la Brenta. Questo nome indica, nel dialetto trentino e soprattutto in Valsugana, per estensione, le riserve di acqua che i paesi tenevano in caso di incendi (e, in senso figurato, un’ingente quantità di liquido). La storia e i ricordi ancestrali delle terribili alluvioni subite dalle popolazioni del Veneto centrale hanno coniato il termine “Brentana” per indicare un’alluvione.

In epoca romana il fiume era individuato come “Medoacus” (secondo un’interpretazione “in mezzo a due laghi” ovvero tra i laghi di origine e la zona lacustre delle foci, la laguna), o più probabilmente in riferimento ai due bacini più settentrionali della laguna di Venezia, quando esso seguiva come letto il corso dell’attuale Canal Grande e ai suoi due lati vi erano i due suddetti bacini non ancora uniti in una laguna intera.

Di certo durante il Medioevo comparve il termine “Brintesis“, forse dal latino “rumoreggiare”, a ricordo delle diverse inondazioni oppure, e sembra essere prevalente, dal ceppo germanico “Brint” (fontana) o “Brunnen” (scorrere dell’acqua). Questa interpretazione sembra consolidata dall’uso in tante altre parti del Veneto del diminutivo “Brentella” per indicare un piccolo corso d’acqua.

(Fonte Wikipedia)

Le attività sportive

Il fiume Brenta con al sua conformazione e il suo percorso, che alterna tratti impetuosi ad acque calme e rilassanti, richiama l’attenzione degli sportivi in molteplici attività ad esso collegate.

La canoa, il rafting, la pesca sportiva, sono alcune delle proposte offerte dalle realtà di settore dislocate sul territorio, attività che permettono di soddisfare tutte le richieste; dal gruppo di amici o famiglie in cerca di divertimento, alle giovani promesse in ambito sportivo che voglione intraprendere un percorso sportivo serio seguiti da allenatori competenti e conosciuti per i loro meriti sportivi, a chi cerca un momento di relax immerso nella natura.

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