Una piccola comunità, una grande storia da preservare
Dall’Alto Medioevo all’Era Digitale
Una storia in riva la fiume
I primi insediamenti, nei secoli dell’Alto Medioevo, furono immigrazioni germaniche attratte nella zona dalla ricchezza dei boschi.
Il territorio fu donato al monastero di Santa Croce di Campese, nel secolo XIII, da Alberico Da Romano.
Estintasi la dinastia degli Ezzelini, il Monastero ebbe a perderne il sostegno e lentamente ridusse la propria importanza: Campolongo entrò a far parte dei domini dei Reggenti dei Sette Comuni dell’Altopiano di Asiago e ne condivise le sorti.
Una storia da tramandare
Passato sotto la giurisdizione della Serenissima, fu esentato nel 1450 dal pagamento delle tasse, unitamente a Valstagna e Oliero, a compensazione dei “grandi servigi” resi a Venezia. Venne concessa anche la coltivazione del tabacco, pianta che da allora compare anche nello stemma cittadino. A rendere proficui i rapporti con Venezia contribuiva anche la fornitura di legname richiesto dall’arsenale.
Dopo il trattato di Campoformio, passò al Regno d’Italia napoleonico e quindi all’Austria, finché il Veneto tornò a far parte dell’Italia nel 1866. Zona di guerra durante il primo conflitto mondiale, durante il secondo vide l’azione dei partigiani sui monti. Il dopoguerra è stato caratterizzato da un’opera di sviluppo.
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